Che cosa è BILF

La ricerca sui libri di famiglia (ldf) ha rappresentato un momento felice della ricerca umanistica in Italia, e in particolare di quella critico-letteraria. Il lavoro di quel gruppo di ricerca, stimolato da Alberto Asor Rosa e iniziato da Angelo Cicchetti e Raul Mordenti, ha attraversato gli anni Ottanta, Novanta e gli inizi di quelli Duemila, in una progressiva quanto costante perdita di risorse e finanziamenti curiosamente proporzionale al progressivo aumento dei riconoscimenti, nazionali e internazionali, che la ricerca riceveva.

Negli anni Novanta, Mordenti ideò e realizzò BILF (la Biblioteca Informatica dei Libri di Famiglia) all’inizio del decennio. Implementata presso l’Università di Roma “Tor Vergata”, BILF metteva in rete, rendendoli gratuitamente disponibili agli studiosi, i materiali emersi dalla ricerca. Si trattava essenzialmente di uno Schedario: per ogni ldf conosciuto, una scheda ne descriveva analiticamente il manoscritto dal punto di vista paleografico-filologico, con rinvio al luogo di conservazione e informazioni sugli scriventi. Con l’esaurimento dei fondi, BILF è restata affidata in larghissima parte a giovani studiosi, di buona (ottima) volontà e peraltro non sempre dipendenti dell’Università (ricordiamo qui, sperando di non dimenticare nessuno, Francesca Signorini, Augusta Charis Marconi, Monica Ridolfi, Giancarlo Casnati, Valeria Vignes, Marilisa Cucculelli, Daniele Silvi, etc.).

Per fortuna, l’Università conserva – nonostante tutto – una sua vitalità proprio nel rapporto fra didattica e ricerca, un rapporto che vive il suo momento più significativo nelle tesi di laurea. Così è stato possibile che Paolo Sordi affidasse una tesi di livello specialistico a Valerio Ventucci, assumendo come argomento BILF e la sua ricostruzione.

Il risultato è stato la rinascita di BILF. Il sito, ospitato sui server messi gentilmente a disposizione dal Centro di Calcolo dell’Università di Roma “Tor Vergata”, raccoglie oggi la documentazione di 103 libri di famiglia, 248 edizioni critiche, 22 riproduzioni e incorpora il materiale bibliografico e quello “grigio” di ALF (l’Archivio dei Libri di Famiglia). Tutto il materiale cartaceo di ALF (in totale 56 volumi, 31 estratti, 50 fascicoli di “materiale grigio”,  22 tesi di laurea, 45 riviste, 21 edizioni di ldf, 2 manoscritti,  32 riproduzioni, 27 materiali misti riguardanti le attività di ricerca) è stato affidato in comodato d’uso perpetuo e gratuito da Mordenti, che ne era titolare, alla Biblioteca dell’Area Letteraria Storica Filosofica dell’Università di Roma “Tor Vergata”, via Columbia 1 a Roma, presso la quale oggi l’archivio è disponibile grazie alla gentile sollecitudine della sua direttrice, la dottoressa Marica Violante.

L’obiettivo primario è di mettere in rete tutti i ldf manoscritti disponibili (dunque non solo delle schede che li descrivono e dei titoli bibliografici relativi). Una delle tappe successive sarà tornare a proporre alla comunità scientifica interessata la partecipazione diretta all’impresa fornendo (scrivendo) informazioni, schede e – ove possibile – anche versioni digitali dei ldf che, in Italia e nel mondo, emergeranno da nuove ricerche.

Per approfondire: Paolo Sordi, I libri di famiglia in Italia: storia di una ricerca e della sua problematica conservazione attiva (ovvero: la soluzione digitale), «Testo e Senso» n. 17, 2016